Il territorio

Decimoputzu, a due passi da Decimomannu

Decimoputzu, paese a pochi chilometri da Decimomannu, si fa notare per la chiesa di San Giorgio, la chiesa di Nostra Signora delle Grazie, la Tomba dei guerrieri, il Ponte austriaco e il Monumento ai caduti

Proprio a due passi da Decimomannu, il comune di Decimoputzu è situato in una pianura della Sardegna meridionale che i numerosi corsi d’acqua hanno reso fertile e adatta alla coltivazione di pomodori e carciofi. Per la ricchezza del suo sottosuolo il comprensorio di Decimoputzu era già abitato in epoca prenuragica: oggi conserva numerose vestigia dell’antichità come i nuraghi di Monte Idda e Casteddu de Fanaris e la domus de janas di Sant'Iroxi, la Tomba dei guerrieri, dove gli archeologi hanno ritrovato diciannove fra spade e pugnali in rame.

Nei secoli successivi, il territorio Decimoputzu subì la dominazione di Fenici, Punici, Romani, Vandali e infine Bizantini, ma la prima attestazione scritta dell’esistenza dell’odierno borgo non risale che al 1089; fu parte del Giudicato di Cagliari prima di cadere sotto gli Aragonesi e il Marchesato di Villasor. Quando nel 1839 il feudalesimo crollò e l’abitato si avviò verso la modernità, gli abitanti erano circa millecento.

Fra i luoghi di rilievo storico e artistico non si possono dimenticare la chiesa romanica di San Giorgio, il mulino di San Basilio, la chiesa gotica di Nostra Signora delle Grazie, le tombe di giganti di Perda Lada e is Fundamentus, i menhir di Perdasì e la celebre tomba dei guerrieri, domus de janas ricca di armi. Tra le architetture civili meritano di essere citate il Palazzo delle scuole, il Ponte austriaco e il Monumento ai caduti.

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