Arte, cultura, tradizioni e storia

Le fondamenta dell'acquedotto romano di Decimomannu

Tra i monumenti che attestano la presenza degli antichi romani a Decimomannu c'è l'acquedotto di Caralis, costruito per portare l'acqua proveniente dalle sorgenti di Capudabbas fino a Cagliari. Quello che rimane dell'antico acquedotto romano di Decimomannu attualmente sono solo delle rovine, che si possono ammirare in modo particolare a sud di Villa Speciosa, nei pressi della Chiesa di Santa Greca e nel territorio compreso tra Assemini ed Elmas. I resti dell'opera monumentale sono comunque sufficienti per farne risalire la costruzione ai primi anni dell'Impero romano.

La costruzione dell'opera

Realizzato agli albori dell'era imperiale, l'antico acquedotto romano di Decimomannu si si presentava come un'opera ingegneristica di alto livello, in grado di veicolare le acque della sorgente di Capudabbas attraverso un lungo e funzionale percorso. I mattoni in ceramica utilizzati per la sua costruzione provenivano dalle officine della capitale romana. Secondo le testimonianze storiche giunte fino a noi, a capo dei lavori di realizzazione dell'opera doveva esservi la gente senatoriale dei Domizi. Nonostante la mole e la perizia tecnica messa in atto nella costruzione, l'acquedotto romano di Decimomannu fu distrutto in seguito all'invasione da parte dei saraceni.

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